domenica 20 marzo 2011

Quanta spazzatura: ma dove corre? Dove va?

Continua la riflessione dei nostri strenui paladini dell'ambiente.


Perchè i rifuti sono un problema?
  • ne produciamo troppi: negli ultimi 5 anni la quantità di rifiuti prodotta da ogni abitante è aumentata in media da 380 kg a 425 kg all'anno;
  • nelle discariche non c'è più spazio.. 
  • i costi stanno aumentando..
  • l'educazione ambientale è carente: troppo spesso gli utenti sono male informati o, peggio ancora, assumono iniziative di testa propria che provocano danni per tutti;
  • le discariche abusive provocano un aumento dei costi e fanno perdere tempo ed energie.
Leggiamo attentamente il materiale che ci viene distribuito!

La Classificazione dei rifiuti
I rifiuti possono essere classificati in molti modi, in base alla provenienza o in base alle caratteristiche.
Semplificando molto le cose, le classi più importanti sono:
I Rifiuti Solidi Urbani: sono quelli che provengono dalle utenze domestiche (ossia dalle abitazioni), dalla pulizia delle strade o dalle aree verdi. Comprendono i rifiuti ingombranti e alcuni tipi di rifiuti provenienti da locali diversi dall'abitazione (es. i negozi) quando essi sono del tutto simili a quelli domestici (si parla, infatti, di rifiuti assimilati).
I Rifiuti Speciali: sono quelli che provengono da locali e luoghi diversi dall'abitazione, ossia dalle attività produttive (gli agricoltori, i commercianti, gli artigiani, i servizi, ecc.). Comprendono anche i veicoli a motore (e loro parti). Se sono simili agli urbani possono essere ri-classificati come assimilati.
I Rifiuti Pericolosi: sono classificati in base alle loro caratteristiche. Sono quelli che contengono sostanze che possono inquinare l'ambiente (ad es. le pile, le batterie per auto o i frigoriferi che contengono gas dannosi per l'ozono).
La distinzione è importante perché la Legge stabilisce, per ognuno di essi, precisi obblighi e responsabilità. L'Unione dei Comuni, ad esempio, ha l'obbligo di ritirare i rifiuti solidi urbani ma non quelli speciali.
Chi volesse avere maggiori dettagli può vedere il Decreto Legislativo n°22 del 1997 (il cosiddetto Decreto Ronchi) ed il successivo Decreto 152 del 2006 che lo ha sostituito.

Come produrre meno rifiuti
Possiamo produrre meno rifiuti nel momento stesso in cui facciamo i nostri acquisti: 
* Utilizziamo le borse della spesa in tessuto o portiamoci le buste da casa. Meglio una busta grande che due o tre piccole.
* Evitiamo le miniconfezioni. Meglio i formati famiglia, si risparmia anche sul prezzo unitario.
* Evitiamo i prodotti usa e getta. Ciò che si risparmia sul costo si paga quando diventano rifiuti.
* Evitiamo gli imballaggi doppi o inutili. Cerchiamo sugli imballaggi il simbolo del riciclo.
* Scegliamo i prodotti locali e frutta e verdura di stagione. Eviteremo le confezioni e aiuteremo l'economia locale;
* Compriamo i prodotti a peso (es. frutta e verdura) o al banco (es affettati o formaggi). 
* Evitiamo le confezioni già pronte.
*Preferiamo gli imballaggi fatti in materiale riciclabile, quelli salvaspazio, le ricariche con il prodotto concentrato da diluire a casa;
* Quando compriamo gli elettrodomestici prendiamo quelli più resistenti, riparabili in zona, con consumi energetici ridotti (classe A);
* Compriamo pile ricaricabili con il relativo caricatore. Possiamo usarle per gli orologi di casa, le sveglie, il telecomando, gli apparecchi digitali. Il costo iniziale è più alto ma non dovremo più comprare le pile usa e getta.

Piccolo promemoria del perfetto "differenziatore"
Ricordiamoci che possiamo riciclare differenziando:
Vetro:
  • bottiglie (anche con tappo);
  • vasi (anche con coperchio in metallo);
  • bicchieri;
  • vetri vari anche se rotti;
  • cristallo.
Alluminio:
  • lattine (con simbolo AL);
  • scatolette e lattine in banda stagnata;
  • contenitori in metallo (pelati, tonno);
Plastica:
  • bottiglie di acqua e bibite;
  • shampoo;
  • flaconi per detergenti;
  • prodotti cosmetici liquidi;
  • contenitori per liquidi in genere;
  • film di nylon;
  • borsette;
  • polistirolo.
Carta e cartone:
  • giornali e riviste;
  • libri, quaderni;
  • fotocopie e fogli vari;
  • cartoni piegati;
  • imballaggi di cartone;
  • scatole per alimenti;
  • cartone per bevande.
Umido:
  • scarti di cucina;
  • avanzi di cibo;
  • alimenti avariati;
  • gusci d'uovo;
  • scarti di verdura e frutta;
  • fondi di caffè;
  • filtri di the;
  • escrementi, lettiere di piccoli animali.
Rifiuti da discarica:
  • gomma,
  • cassette audio e video;
  • CD;
  • cellophane;
  • piatti e posate di plastica;
  • secchielli;
  • bacinelle;
  • giocattoli;
  • penne;
  • piccoli oggetti in plastica e bakelite;
  • carta carbone;
  • carta oleata;
  • carta plastificata;
  • calze di nylon.
Differenziamo
e il mondo preserviamo!






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