Nel giorno dell'anniversario dell'Unità pubblichiamo alcune riflessioni di Marta M. sulla Costituzione.
Ecco il suo testo.
La Costituzione raccontata dai ragazzi
Provare a costruire un mondo migliore non è facile, ma è possibile.
La nostra Costituzione lo dimostra.
E allora, cominciamo a conoscerla da piccoli, per essere cittadini liberi domani.
Ciao, ragazzi …
Mettetevi comodi e tenete la Costituzione in una mano , così da avere sempre sott’occhio gli articoli cui si fa riferimento nel testo.
Non è noiosa la Costituzione, anzi… è un racconto appassionante che dona alle idee una forza eccezionale, perché parla di noi,
di chi siamo e di chi saremo.
Buona lettura
A spasso con la Costituzione
Driiiiinnn!!!!!!!!!
Suona la sveglia, apriamo gli occhi e siamo circondati, immersi fino al collo in un vasto e complesso paesaggio fatto di oggetti consueti, di voci familiari e poi di incontri, attese, di scelte e casi, di opportunità e timori, di scambi, affetti, desideri, dispiaceri, dolori e allegrie. Della necessità, bella e/o difficile, di vivere insieme agli altri.
Presto, corriamo a scuola, altrimenti i professori…, la Preside…, il bidello…tutti pronti a rimproverarci per il ritardo.
Scendiamo in strada e incontriamo un gruppo di ragazzi che frequentano la Montini, la nostra scuola. La strada è abbastanza asfaltata e pulita: per asfaltarla e farla pulire e illuminare ogni giorno, si utilizzano le entrate delle tasse che pagano i nostri genitori (noi no, per fortuna siamo ancora minorenni..) decise, in base alla Costituzione, da Amministrazioni elette dai cittadini, secondo quanto disposto dalla Costituzione.
Di giornali ce n’è più o meno per tutti i gusti e tutte le opinioni: lo garantisce la Costituzione
Ora, comprarne uno, leggerlo (sappiamo leggere, è la Costituzione che ci assicura l’istruzione), fare un commento ad alta voce su un qualsiasi fatto di cronaca o di politica, si può fare, nessuno ce lo può impedire, ovvio. Ovvio? Merito della Costituzione. Mentre leggiamo, Luca, il solito sbadato, prende in pieno un lampione …!!! niente di grave, ma Luca ha comunque diritto ad essere soccorso e curato,è scritto nella Costituzione!
Decidiamo tutti di ringraziare Dio per lo scampato pericolo?
Liberissimi di farlo, qualunque sia la nostra fede, in virtù della solita Costituzione.
E così via…
Entriamo in classe e, dopo tanta confusione ,
ci sistemiamo nei nostri banchi.
Prima ora: Storia … entra il prof. e ci annuncia un lieto evento: la nostra Italia il 17 marzo 2011 compirà 150 anni!
Cos’è che l’ha resa forte e grande?
Ma Lei … la Costituzione!...entrata in vigore il 1° gennaio 1948…
Capiamo subito che sarà l’argomento del giorno.
Bene, ci sentiamo già un po’ preparati, ma vogliamo saperne di più sulla Costituzione, per poter rendere più ricco il nostro fascicolo.
Ok, il prof. spiega, si accalora, ci coinvolge e noi cerchiamo di sintetizzare tutto ciò che abbiamo appreso.
Speriamo di riuscirci….
Grandi firme
Intelligenza, passione civile, senso di responsabilità, spirito di collaborazione… sono queste le qualità che portarono alla scrittura della Carta Costituzionale (tutte qualità che noi ragazzi dovremmo acquisire con lo studio, l’impegno e la serietà…) da parte dei delegati dell’Assemblea Costituente, formata da vere “teste”, come il filosofo Benedetto Croce, Luigi Einaudi, considerato il massimo economista del secolo, , politologi come Giuseppe Dossetti, grandi giuristi come Piero Calamandrei e molti altri di altissima cultura e preparazione, come Sandro Pertini, grande reduce della Resistenza.
I lavori della Costituente furono da subito intensi e costruttivi tanto che bastò un anno e mezzo dal 25 giugno 1946 al 1° gennaio 1948, giorno dell’entrata in vigore della Costituzione.
La Costituzione è una promessa
Per cominciare, definizione:
“La Costituzione di uno Stato è la carta che ne definisce la forma e la struttura , ne indica le aspirazioni e i valori fondamentali, ne stabilisce le regole e ne descrive il carattere”.
La Costituzione italiana è una promessa: è la promessa solenne che il popolo italiano ha fatto a se stesso di essere migliore, di prendersi cura con passione e serietà di beni supremi come la libertà, la giustizia e l’uguaglianza, per sé e anche per gli altri popoli. Mica una promessa da niente in effetti.
Le promesse vanno attuate
Se la Costituzione è una promessa, la sua attuazione ne è il mantenimento. Dopo aver scritto un testo così bello, infatti, il lavoro è appena cominciato e si tratta di metterlo in pratica. Sta ai governi proporre leggi che realizzino ciò che la costituzione prescrive, un lavoro che non finisce mai e che spesso è stato lento e difficile, tanto straordinari sono gli obiettivi. Ad oggi molto si è fatto, ma quanto ad attuazione ci aspettiamo ancora parecchio, sotto lo stimolo costante della nostra Carta.
La legge delle leggi
Costituzione viene dal latino costituere, ordinare stabilire; stiamo parlando di leggi dunque, anzi della “legge delle leggi”, la legge fondamentale da cui discendono e a cui si ispirano tutte le leggi ordinarie.
Nessuna legge può mai essere in contrasto con quanto dice la Costituzione e, nel caso ciò avvenga, è sempre quest ’ultima a prevalere.
Da dove viene
Prima della Costituzione c’era lo Statuto Albertino che prendeva il nome da re Carlo Alberto di Savoia, che lo firmò nel 1848.
La differenza sostanziale fra uno Statuto e una Costituzione vera e propria sta nel fatto che quello è concesso ai propri sudditi da un sovrano, mentre, questa, oh, sì, è un diritto di liberi cittadini!
La ricetta per un buon cocktail costituzionale
INGREDIENTI:
Mettete insieme:
- l’idea liberale, che assegna un valore assoluto all’individuo e alla sua iniziativa
- l’idea democratica, basata sulla sovranità del popolo e l’uguaglianza dei diritti
- l’idea socialista, di una società più giusta fondata sull’uguaglianza sociale ed economica
- il cristianesimo sociale, che sfugge gli estremi e mette al centro la morale cristiana
Mescolate, shakerate affinchè gli ingredienti si amalghino ben bene …e …
L’indice della Costituzione
La Costituzione Italiana è scritta, è un vero e proprio piccolo libro, e, come ogni buon libro, ha un indice e dei capitoli: l’indice nel suo caso si divide in tre parti principali, e i suoi capitoli si chiamano titoli, che a loro volta contengono gli articoli.
Prima della Parte Prima
Contengono i solenni, immodificabili dodici “principii fondamentali”, quelli che determinano in profondità il “carattere” della nostra Repubblica.
Parte Prima (art. da 13 a 54)
Si tratta qui dei “diritti e doveri” dei cittadini. La Repubblica Italiana garantisce e promuove un sistema di libertà attraverso un bilanciato apparato di diritti; e poi ci toccano i doveri, senza i quali un Paese andrebbe davvero a quel paese, nei confronti degli altri cittadini, singolarmente e come collettività.
I doveri non sono da considerare un peso, ma un orgoglio, pensando con la propria testa, cercando di comprenderne il senso ampio, senza fare i furbi.
Parte seconda (art. da 55 a 139)
Qui la Costituzione descrive nel dettaglio l’ordinamento della Repubblica, con il potere legislativo (Parlamento), esecutivo (Governo) e giudiziario (Magistratura), il Presidente della Repubblica, Regioni, Province e Comuni, gli organi di garanzia (Corte Costituzionale)
Seconda parte
In fondo le “disposizioni transitorie e finali”: le prime riferite al vecchio ordinamento e necessarie per passare alla nuova Repubblica; le seconde “finali” (come quella che vieta la ricostituzione del partito fascista), perché chiudono la Costituzione.
DIRITTI DI TUTTI, DIRITTI DEGLI ALTRI
STATO DI DIRITTI
Uno nasce e gli regalano dei diritti. Uno nasce da un’altra parte gliene toccano meno; a qualcuno poi non ne tocca nessuno. Eppure quando, nel 1948, fu adottata dalle Nazioni Unite la
“Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”
si disse che
<< gli uomini nascono e muoiono uguali nei diritti>>
proprio per il fatto di essere uomini .
Noi, in Italia, quanto a diritti, siamo messi molto bene : ad esempio nell’ Art.2 la Costituzione riconosce i
<<diritti inviolabili dell’ uomo >>
( come quello alla vita, o a non subire violenze fisiche o morali) che vengono prima indipendentemente da ogni altra esigenza, istituzionale o politica che sia.
Io, cittadino che non sono altro
E noi forse non siamo, o non siamo ancora dei cittadini italiani? Però abbiamo già proprio l’aria di essere uomini e donne, nel senso di essere degli umani, no?
La Costituzione Italiana riguarda anche noi!
I diritti inviolabili sono << dell’ uomo >> e non solo dei cittadini italiani e << TUTTI hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa>> (art.19)
e << TUTTI hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero >> (art. 20)
e così via per altri magnifici diritti ma, nota bene, sempre che il loro esercizio non comporti la negazione di altri diritti fondamentali. Chi dice il contrario, e ce ne sono , forse non capito bene la Costituzione.
La primavera dei diritti
Normalmente col progredire dei diritti progrediscono le società e nel tempo emergono nuovi diritti di cui prima non si sentiva affatto l’esigenza.
Nel momento in cui fu scritta, la nostra Costituzione enunciò diritti primari che vanno da quelli alla vita, all’integrità fisica, alla libertà di pensiero (art. 18), al diritto di associarsi e partecipare alla vita politica, a eleggere ed essere eletti (art. 56), talvolta detti diritti di prima generazione
Ci sono, però, diritti come quello alla casa (art.2; art.3) al lavoro, alla salute, all’istruzione (art. 32): diritti sociali basilari, solitamente detti di seconda generazione.
Il confine dei diritti
Dal tempo dell’approvazione della nostra Costituzione, il mondo è cambiato molto, ma negli ultimi anni ha preso addirittura ad andare a razzo.
Anche la percezione dei diritti è cambiata fra nuovissimi e pressanti argomenti, come le biotecnologie e lo sviluppo del mondo digitale, e disuguaglianze sociali “antiche”, ma che non passano mai di moda.
Non si è fatto in tempo a “realizzare” diritti collettivi relativamente recenti e che riguardano la pace, il diritto allo sviluppo, all’equilibrio ecologico, all’autodeterminazione (art. 11) che si affacciano questioni estreme sulla vita stessa e sui rapporti con le leggi.
Dove comincia e dove finisce una persona?
Quando inizia a vivere e quando è morta?
Qual è il confine?
E’ sempre al solito posto o si è spostato mentre tutti erano distratti?
Gli alieni devono pagare le tasse?
Doveri e dov’eri
A furia di parlare di diritti si potrebbe credere che i doveri, loro fratelli, si sentano un po’ trascurati, ma non c’è da preoccuparsi, sono fra loro inseparabili e ciò che accade all’uno tocca sempre anche all’ altro. Accanto a ogni diritto, gemello a volte un po’ meno appariscente, ma assiduo e premuroso, sta sempre il dovere corrispondente, il dovere di non violarlo, oppure di consentirlo. Il diritto all’istruzione si sostiene con il dovere di pagare i tributi, mentre il diritto all’inviolabilità della libertà personale è la stessa cosa del dovere (in questo caso dello Stato) di non limitarla in nessun modo se non per ordine di un giudice e nei casi previsti dalla legge.
La Costituzione è fatta così: è un’assunzione di corresponsabilità. Chiede, per funzionare, che ognuno faccia per intero la sua parte. Una specie di “una per tutti, tutti per una”, dove l’una è lei stessa e i tutti…. non c’è neanche bisogno di dirlo. (art. 53; art.13)
Ecco… suona già la campanella… è finita l’ora di Storia…peccato! E’ passata subito, forse perché la Costituzione ci è piaciuta spiegata così, con parole semplici, non come a volte ne parlano in TV con quel linguaggio tutto politichese!
La prof. ci annuncia che l’anno prossimo riprenderemo lo studio della Costituzione, con argomenti ancora più accattivanti per noi ragazzi, intanto però, prima di andar via ci chiede al volo:
«Che cos’è la Costituzione? »
“E’ un insieme di norme
che riguardano l'Italia ,
che non sono uguali
nel resto mondo"
"E' un libro in cui ci sono
scritte le leggi più importanti
per l'Italia "
"Ci sono scritti i diritti e i doveri delle persone"
"Tutti dobbiamo rispettarla"
E infine un bel video riepilogativo presente in you tube
E infine un bel video riepilogativo presente in you tube
Brava Marta e brava Simona, siete riuscite a rendere "smart" argomenti abbastanza complessi.Complimenti! BrunaSanna
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